Questo articolo è apparso sulla prima pagina di Fastwebnet. "GreenPeace" Elenca le aziende più rinomate nell'ambito della tecnologia.
L'articolo dice cosi:
Il verdetto finale è inesorabile. Ci sono i virtuosi primi della classe, ci sono eccellenti scivoloni e tremende bocciature: l’esame questa volta è quello sostenuto non dai poveri studenti in carne e ossa, ma dalle più importanti aziende tecnologiche mondiali. A giudicare senza farsi minimamente condizionare dal prestigio dei candidati è Greenpeace, che ha stilato la classifica dei diciotto produttori di elettronica più “verdi”
Primo dato importante: il predominio dell'’Europa del Nord tra i primi della classe, Suo il podio: la finlandese Nokia è la regina della lista, seguita dalla svedese Ericsson e dell’olandese Philips.
Protagonista di un clamoroso scivolone è uno tra i nomi più importanti: Apple. Per lei solo il nono posto (l’anno scorso era al 4°). Il motivo di un giudizio così severo? La scarsa trasparenza aziendale nelle comunicazioni relative alla catena distributiva. Non solo: Apple paga la sua posizione non chiara in merito alla tossicità di alcuni composti.
Bella figura per Hp, oggi ai piedi del podio; ha guadagnato quattro posizioni per aver commercializzato prodotti privi di Pvc e Bfr. Un altro importante salto in avanti è quello della Samsung, quinta in classifica: l’anno scorso era stata punita con un tredicesimo posto per non aver raggiunto alcuni degli obiettivi ambientali che si era prefissata.
Chiudono la classifica niente meno che Toshiba, Microsoft e Nintendo. La prima non ha eliminato entro lo scorso aprile, come promesso, i componenti in Pcv e Bfr sui nuovi modelli di dispositivi di elettronica. Ancora peggio Microsoft: tutti i prodotti commercializzati da Microsoft non sono privi di componenti nocivi e l’impegno a eliminarli è stato rimandato. Ultima della classe Nintendo, rea di non attuare nessuna forma di ritiro dei rifiuti elettronici e indifferente alla riduzione dell’emissione dei gas responsabili dell’effetto serra.
I criteri per stabilire meriti e demeriti? Puntuali e di grande importanza per la tutela dell’ambiente, e non solo: utilizzo di materiali nocivi e inquinanti nel processo produttivo; riciclo di rifiuti tecnologici; impatto delle aziende sul cambiamento climatico.
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